venerdì 2 novembre 2007

De Laurentiis: Lavezzi non è un simulatore

«Ed ora chi tutelerà Lavezzi?». È ineccepibile l’interrogativo di Aurelio De Laurentiis. Il presidente, che sta trascorrendo alcuni giorni in Toscana per mettere a punto con il regista Neri Parenti gli ultimi dettagli del film «Italians», è giustamente preoccupato. Anche dalle cause che hanno portato alla sconfitta del Napoli a Firenze (il can can mediatico ha condizionato psicologicamente l’arbitro Gava che ha annullato il gol regolare di Sosa), ma soprattutto dal desiderio di proteggere Ezequiel Lavezzi che è un investimento importante della società, un investimento almeno raddoppiatosi nelle nove partite di campionato disputate. De Laurentiis è rimasto anche deluso dal risultato, perché il suo Napoli ha dimostrato di essere bravo a ribattere il gioco della Fiorentina, e dal gol annullato a Sosa. Prima gli attacchi mediatici a Zalayeta, poi i fischi a Lavezzi e la rete non convalidata. Poche, ma significative le parole del patron che seguono quelle dopo Napoli-Juve. Quella sera, al San Paolo, affermò: «Mi hanno detto che la Juve è la più autorevole candidata per contendere lo scudetto all’Inter. Noi abbiamo battuto la Juventus». Dopo la partita allo stadio Franchi, il presidente non ha rilasciato interviste, ma qualche considerazione l’ha fatta: «Ho visto un Napoli grande contro le grandi. Nessuna tra Inter, Roma, Juve e Fiorentina ci ha strapazzati. Le partite ce le siamo giocate sempre con autorevolezza e determinazione». Per quanto riguarda il can can mediatico che a Firenze ha condizionato l’arbitro Gava, portandolo a non fischiare alcune punizioni per falli su Lavezzi, a non convolidare il gol di Sosa e a negare il pari al Napoli, De Laurentiis ha lasciato che fosse Marino ad esprimere il pensiero del club. Ecco il j’accuse del dg: «Avevo messo in conto che Gava restasse condizionato e che Lavezzi fosse contestato. Ci fosse stato in campo Zalayeta avrebbe ricevuto lo stesso trattamento. Non sono simulatori. In tanti anni di carriera mai avevo assistito ad un battage mediatico così intenso, prolungato. Per due giorni, in Italia, è sembrato che si fosse verificato solo il caso-Zalayeta. E per due giorni tutti contro Zalayeta e Lavezzi, tutti a parlare dei simulatori del Napoli». Il dg nota come spesso si usino due pesi e due misure: «Ero all’Udinese quando Ciro Ferrara tirò fuori dalla porta il pallone calciato da Bierhoff. Era gol netto, ma nessuno scatenò la gazzarra alla quale abbiamo assistito negli ultimi giorni: 48 ore di bombardamento mediatico. Così, è successo che Gava, condizionato, abbia annullato il gol di Sosa e che i fiorentini, notoriamente antijuventini, abbiano fischiato Lavezzi (anche quando è uscito dal campo) reo di aver causato un rigore contro la Juve! A Firenze il Napoli ha pagato la... colpa di aver battuto la Juve. Ora, basta». Gli azzurri, al rientro a Castelvolturno, sono stati applauditi da un centinaio di persone che hanno abbandonato un congresso che si stava svolgendo nell’albergo per complimentarsi con loro.

fonte: il mattino
pocholavezzi.blogspot.com
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