sabato 9 febbraio 2008

Lavezzi: i napoletani amano gli argentini

Ecco quanto evidenziato dalla Gazzetta dello Sport: "Quì mi sento in terra santa - dice Lavezzi-. Per il fatto di essere argentini, i napoletani trattano diversamente me e il Pampa. Da quando sono arrivato l'ho notato. E' tutto grazie al legame con Maradona, che viene ricordato in ogni chiaccherata con qualunque persona. La cosa che mi ha colpito di più è che tutti sembrano averlo visto, non solo quelli che hanno più di 30 anni. Ma quanto si ferma a parlare Lavezzi nelle strade napoletane? Non tanto, il problema è che ogni volta che ti metti a parlare, devi restare tre ore a ricordare Diego. La passione per lui è ancora tanta. Non riesco ad immaginare come era Napoli e cosa succedeva con i giocatori che hanno vinto gli scudetti.

IL MASSAGGIATORE: "Il massaggiatore che abbiamo, Salvatore Carmando, è lo stesso di quegli anni e lui ci racconta spesso i riti di Maradona nello spogliatoio. Diego lo portò al Mondiale in Messico, e Carmando finì sul balcone della nostra Casa Rosada celebrando con la gente e i giocatori. Si sentiva pure lui un campione mondiale"

ENTUSIASMO: "Sapevo che i tifosi napoletani erano fanatici, ma non credevo tanto. E' l'unica squadra in cui i tifosi conoscono persino il terzo portiere. Se qualcuno ti riconosce in mezzo alla strada, in cinque minuti ci sono cento persone attorno a te. Una volta sono andato in un negozio, avevo parcheggiato l'auto a 800 metri di distanza. E' arrivata la polizia per portarmi via, perchè non potevo uscire dal negozio"

MUSICA: "Con gli uruguaiani, nello spogliatoio, mettiamo un pò della musica che ci piace, cumbia. Gli italiani lo ascoltano. A qualcuno piace, a qualcuno no, ma non dicono nulla. L'amore dei tifosi è bellissimo, ma non voglio che sia fugace. Devo ancora confermarmi in campionato: è ciò che voglio. Per fortuna ho cominciato bene, ma la cosa più difficile è rimanere ad alti livelli. La serie A è molto tattica e fisica"

ARBITRI: "Alcune cosine le ho notate, ma l'importante è adattarsi e andare avanti. Anche se lo scudetto, per alcune squadre, sembra un sogno impossibile. In Argentina ogni squadra poteva sognare di vincere il campionato. Quì le cose sono diverse, ogni squadra ha obiettivi diversi e molto chiari".



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