"Genova per noi" stavolta è un brutto quarto d'ora. Nello stadio in cui gli azzurri conquistarono la promozione in A, giusto 8 mesi fa, il Napoli perde 2-0 per mano dell'altra sponda: quella doriana. La Sampdoria in casa si conferma un tritacarne davanti al quale, però, il Napoli è stato un osso duro per oltre un'ora. Poi all'imbocco del tramonto il gol di Delvecchio ha rotto gli argini. Peccato perchè gli azzurri avevano tenuto il campo con grande tenacia, in una partita sostanzialmente fisica, con pochi fronzoli e molto maschia come amavano definire iperbolicamente le dispute tenaci i cronisti di un tempo. E' stata la giornata dei nuovi innesti, tutti inseritisi felicemente, con un accento entusiastico in particolare per Santacroce che ha fatto mangiar polvere a Cassano. Ma è stata anche la giornata dell'emergenza: azzurri spezzati nel midollo difensivo. Senza gli infortunati Domizzi, Cupi, Savini, Garics e con lo squalificato Cannavaro, c'era da fare più di uno straordinario. Reja ha attinto alla versatilità del suo gruppo che ha risposto presente ed ha retto per 75 minuti con fiero cipiglio. Poi però l'episodio che appartiene al calcio. Peccato. Ma teniamoci il carattere ed un solido ventre della classifica. Un giorno di riflessione e si torna a cavalcare. Sulla via del Napoli che saprà ancora stupire.
foto e testo: sscnapoli.it
pocholavezzi.blogspot.com
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domenica 10 febbraio 2008
Napoli Sampdoria 0-2
alle 19:13
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