mercoledì 30 aprile 2008

Battaglioni: Lavezzi non potette restare alla Fermana

La Fermana aveva preso Lavezzi nel 2000
«Mollato perché era extracomunitario»


« Noi avrem­mo scartato Lavezzi? Una grande bugia ». Chi parla è l’avv. Giacomo Battaglioni, ex presi­dente della Fermana. Nel 2000 gli proposero di provare un ragazzo argentino di sedici anni in rotta con i dirigenti del Boca Juniors. « Era mingherlino, capelli lunghi, molto educato - ricorda Battaglioni - Lo tenemmo con noi per sei giorni.
Si vedeva che aveva dei numeri anche se fisicamente non era ancora strutturato come oggi. La Fermana era appena retrocessa in C1 e non poteva tesserare extracomunitari. Tra l’altro avevamo già Ko­lousek con noi. Mi disse­ro che da lì a poco avrebbe ottenuto il dop­pio passaporto ma quando capii che la pra­tica andava per le lun­ghe, lasciai perdere.
Og­gi sono contento che La­vezzi sia approdato al Napoli e ogni volta che lo osservo in tv ripenso a quel ragazzo che solo per questioni burocrati­che non potette restare alla Fermana, l’avrem­mo tenuto volentieri » .
Racconta Tiziano Giu­dici, il tecnico che ebbe in prova Lavezzi, oggi allenatore della Sangiu­stese, serie D: « Mi im­pressionò subito per la rapidità delle giocate e la scaltrezza in area di rigore. Non era ancora ben messo muscolar­mente ma suggerii al presidente di tesserarlo. Chissà se lui si ricorde­rà di me, sarei felice di rivederlo».
Dopo Fermo, Lavezzi andò a provare anche per il Pescara. Poi lo prese il Genoa che ne­anche riuscì a tesserar­lo perché rispedito in C1 per illecito. Succes­sivamente Lavezzi ha acquisito la doppia na­zionalità.




fonte: Corriere dello Sport
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