Tutti pazzi per il Pocho e per la sua squadra: la città si ferma quando giocano gli azzurri. Diego racconta il mito nascente Il piccolo grande mondo di Ezequiel Lavezzi si chiama Villa Gobernador Galvez: poco più di 80.000 abitanti, a pochi chilometri da Rosario. Quando 'El Pocho' è in vacanza ritorna nella sua città, dove ancora vive la famiglia.
Adesso però Lavezzi sta facendo qualcosa in più, ma per il suo primo club, il Coronel Aguirre, del quale è il tifoso numero 1, come confermano anche alcuni dei suoi tatuaggi, e dove è cresciuto calcisticamente, prima di farsi conoscere all'Estudiantes di Buenos Aires e al San Lorenzo che lo hanno poi lanciato al Napoli.
Una storia che, con le debite proporzioni, ripete quelle che successe una cinquantina di anni fa quando con i soldi della cessione di Omar Sivori alla Juventus, il River Plate riuscì a terminare il proprio impianto, che diventò il 'Monumental'. Adesso con i 'diritti di formazione' di Ezequiel, che stanno per arrivare da Napoli, il Coronel Aguirre potrà finalmente costruire una tribuna nel suo stadio. Siamo in attesa dell'assegno - ha raccontato il presidente del club - poi inizieremo i lavori.
Già, il presidente del Coronel Aguirre ha un nome conosciuto, si chiama Diego Lavezzi, è il fratello di Ezequiel: sono qui da quattro anni - continua - stiamo lavorando duramente per far crescere questa società. Abbiamo oltre 300 ragazzi, alcuni molto forti. Come Ezequiel? Beh non so, però un paio potrebbero arrivare in Italia presto, si chiamano Wilton Velazquez e Leandro Leisa, un centrocampista e un attaccante, del 1994 e 95. Li ha visionati un procuratore italiano, hanno i numeri per far bene.
I 'fratellini' minori di Ezequiel, quelli del pallone, però potrebbero essere molti di più. Qui c'è una grande passione - continua Diego - quando gioca il Napoli la città si ferma, c'è un tifo incredibile e gli 'azzurri' sono diventati la squadra della città.
Ezequiel è molto amato, tutti si ricordano i suoi primi passi proprio al Coronel Aguirre. I ragazzi del nostro club sono visionati da importanti società argentine, nei giorni scorsi c'è stato il Boca, prima per un paio di stagioni abbiamo avuto un accordo con il San Lorenzo, ma se ci fosse il Napoli, sarebbe tutta un'altra cosa.
La Lavezzi-mania a Villa Goberador Galvez la si può vedere, toccare, andando in giro per le strade della città. Se il Napoli volesse fare un accordo con il Coronel Aguirre - lancia la proposta Diego Lavezzi - allora i ragazzini verrebbero qui da tutta la provincia. In Argentina, lo sanno tutti, la passione numero uno per è il 'futbol', anch'io ho giocato, ma non ho avuto buone opportunità, ecco perchè dico che se il Napoli stabilisse una collaborazione con noi, ci sarebbe la fila qui davanti.
Magari dei futuri campioni come Ezequiel Lavezzi, ma allora perchè non ne parla con suo fratello? - risponde deciso Diego - non lo voglio disturbare, non voglio che ci possa essere nemmeno un problema per Ezequiel. La mia è una proposta che lancio direttamente al Napoli e ai suoi dirigenti: venite a vedere l'entusiasmo che c'è per gli azzurri, venite qui e guardate quanti ragazzini, bravi, giocano al calcio e vi accorgerete di tutte le possibilità che potrebbero esserci.
Per ora almeno trecento aspiranti campioni in una decina di squadre e forse qualche nuovo Ezequiel nascosto tra i colori rosso e verde, gli stessi che la stella del Napoli si è fatto tatuare anche sul braccio.
fonte: corrieredellosport
pocholavezzi.blogspot.com
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domenica 15 giugno 2008
Lavezzi ha portato Napoli in Argentina
alle 00:44
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