mercoledì 23 settembre 2009

Lavezzi giura fedeltà, 'resto anche senza coppe'

Ezequiel Lavezzi giura fedeltà al Napoli. L'attaccante partenopeo, dopo le note vicende estive, sembra aver recuperato il feeling con tifosi e dirigenti. Il bacio alla maglia nella partita di Coppa Italia con la Salernitana e la successiva pace siglata in diretta tivù con il presidente De Laurentiis avevano già tranquillizzato l'ambiente.

A confermare questa ritrovata serenità arrivano le parole dell'agente del calciatore, Alejandro Mazzoni. «Se il Napoli non dovesse centrare l'Europa? Per Lavezzi non ci sarebbe alcun problema a restare, fa parte del progetto azzurro, non giocare in Europe League non sarebbe un dilemma. Lavezzi -spiea il procuratore del calciatore ai microfoni di radio Kiss Kiss - sta bene, in Austria si è preparato al meglio e credo che farà una grande stagione, con tutto il Napoli.

La sua posizione in campo? Quando gioca più avanti il Pocho è determinante. A mio parere - aggiunge - dovrebbe essere più pericoloso, sotto porta. Il suo rapporto con Donadoni è ottimo e tra l'altro mi risulta che anche il tecnico del Napoli gli chieda di giocare più avanti. La coppia con Quagliarella? Non conosco tantissimo Fabio, mi sembra però un grande calciatore, dalle ottime qualità e credo che i bravi giocatori possano giocare insieme».

DONADONI:«A MILANO CON IL 3-5-2» Il tecnico Donadoni ha rilasciato significative dichiarazioni in sala stampa in vista del match contro l'Inter a San Siro. Parole di stima per Lavezzi: «È un giocatore straordinario capace di attaccare gli spazi, purchè i compagni gli stiano accanto». Sul tanto contestato modulo, il tecnico del Napoli è stato categorico: «Non è la partita per cambiare modulo: sperimenteremo qualcosa solo durante la sosta».

Donadoni ha individuato anche il pericolo numero uno della squadra di Mourinho, non Milito o Eto' bensì Maicon: « Non bisogna lasciarlo partire, altrimenti son dolori». MOURINHO IN SILENZIO STAMPA. Josè Mourinho, che sarà in tribuna domani sera al Meazza, si autosqualificà pure per la conferenza stampa della vigilia di Inter-Napoli, seconda gara del trittico settimanale di campionato.

L'allenatore portoghese evita così di dover commentare non tanto e non solo la sua espulsione a Cagliari ma anche la vittoria poco convincente dei nerazzurri e lo strascico di polemiche per i cori razzisti indirizzati dal pubblico del Sant'Elia a Mario Balotelli. Al suo posto compare Esteban Cambiasso, elemento indispensabile per gli schemi di Mourinho, ma ancora a mezzo servizio dopo il rientro dall'infortunio.

«L'Inter migliorerà giocando e vincendo» è la sintesi del centrocampista argentino secondo il quale l'autocensura del suo allenatore è da attribuire anche alla voglia di «non piangersi addosso», dopo le lamentele di Mourinho per una presunta sfortuna coi calendari « che infatti obbligano i nerazzurri - che hanno giocato domenica - a tornare in campo domani mentre la Juventus (che ha giocato sabato alle 18) potrà aspettare giovedì per affrontare il Genoa a Marassi.

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