venerdì 18 dicembre 2009

Lavezzi regala un pallone autografato a Pesaola

La grande festa di Bruno Pesaola da ieri ufficialmente cittadino onoriario di Napoli, la città che lo ha amato come un figlio prediletto. E lui, il grande “petisso” si commuove quando gli viene consegnata la pergamena dorata dall’assessore allo sport Alfredo Ponticelli e dal consigliere comunale Emilio Di Marzio, ideatore dell’iniziativa assieme a Mariano Piscopo e Gennaro Montuori, conduttore della trasmissione Tifosi Napoletani. Il Petisso è a casa sua, costretto su una sedia a rotelle, ma lucido come quando guidava il Napoli dalla panchina, regala battute ai presenti dimostrando di aver conservato intatta l’ironia di sempre. A lui va un riconoscimento per l’attaccamento alla città in cui è sbarcato nel lontano 1952 ed alla squadra di cui ha indossato la maglia per poi vestire successivamente i panni di allenatore.
“Non c’era bisogno di tutto questo - dice Pesaola - io questa città l’ho sempre amata così come la squadra di calcio. Sono felice e orgoglioso, questa è una grande soddisfazione, un giorno davvero speciale”. A festeggiarlo c’era un pezzo di storia del Napoli al gran completo: da Vinicio a Canè fino a Montefusco, Abbondanza e Iuliano. In dono la pergamena di cittadino onorario, una gigantesca torta a forma di campo ed un pallone autografato da Lavezzi di cui dice: “E’ molto bravo e poi continua la tradizione di argentini che indossano la maglia del Napoli”. Quel Napoli che ha guidato dalla panchina nel lontano 1983 salvandolo miracolosamente da una retrocessione che sembrava scontata dopo un girone d’andata disastroso chiuso con appena 9 punti. Sul Napoli di oggi, invece dice: “L’ho ammirato contro il Cagliari e devo dire che ha le carte in regola per centare l’Europa. Può arrivarci certamente se riesce a superare le disattenzioni che a volte possono costare tanto”.

(manuel parlato)
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