sabato 9 gennaio 2010

In arrivo il nuovo contratto, scadenza 2015

Il calumet della pace, quel­la fumata bianca intravista tra Capri e Roma e riproposta un mesetto fa attra­verso un messaggio subliminale via sa­tellite, è la prova provata che la vita ri­comincia e le spruzzate d’ottimismo lanciate qua e là da De Laurentiis in tv e sui taccuini sono gli indizi che testi­moniano la riappacificazione: Lavezzi e il Napoli hanno ripreso a flirtare, la­sciandosi alle spalle le incomprensioni dell’estate scorsa, e il teatro della ri­conciliazione che preannuncia il rin­novo è Buenos Aires, l’epicentro d’un amore senza fine. L’assist entro il quale infilarsi con cautela è recentissimo, dicembre 2009, un’abbuf­fata di conferenze stam­pa e presentazioni miste, chilometri di celluloide e risate a Beverly Hills e nel bel mezzo una frase secca però ( forse) presa non troppo sul serio: « Con Lavezzi abbiamo messo tutto a posto». Vero, verissimo, perché il blitz in Sud America di De Laurentiis non è una semplicissima panorami­ca alla ricerca dei talenti del futuro ma è soprattut­to l’occasione per incrociare Alejandro Mazzoni e per riannodare i fili d’un di­scorso riallacciato a fine autunno in una serie di appuntamenti rimasti se­greti. Lavezzi e il Napoli ripartono in­sieme, con un contratto che va ritenu­to (già) allestito nei dettagli e il deside­rio comune di restare annodati almeno sino al 2015, come successo con Garga­no, come probabilmente accadrà con Hamsik.


corrieredellosport
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