mercoledì 27 gennaio 2010

Lavezzi prosegue le cure in Argentina

E’ tornato in Argentina. Continuerà a curarsi nel centro della sua Nazionale, Ezeiza, sotto gli occhi della Federazione. Glielo ha chiesto proprio la Seleccion. Il Napoli ha acconsentito, ma con lui è partito anche il dottore Enrico D’Andrea dello staff medico azzurro. Respirerà aria di casa, Ezequiel Lavezzi. Una decina di giorni, e tornerà ad allenarsi a Castelvolturno. In pieno recupero dall’infortunio muscolare che lo aveva fermato durante la gara contro la Sampdoria, ieri pomeriggio a Castelvolturno, ha ripreso anche la corsa (leggera) in campo.

La ripresa va bene, le terapie stanno dando risultati forse anche inaspettati. E’ lui stesso a sentirsi quasi in forma. Prima di partire una breve dichiarazione rilasciata al giornale argentino Olè. «La mia Nazionale vuole vedere come sto, continuerò a curarmi lì e di sicuro voglio tornare in campo contro l’Inter». Il pocho va di fretta, il posticipo serale del 14 febbraio resta il suo obiettivo. Un’altra notte magica al San Paolo dove il primo attore non vuole mancare.

Con lui in Argentina il dottore Enrico D’Andrea, che si assicurerà che segua le terapie, che continui a svolgere la riabilitazione prescritta appunto dallo staff azzurro. Lavezzi - in partenza stamattina da Roma insieme con suo figlio Thomas e la compagna Debora - sfrutta l’occasione per rivedere anche la sua famiglia, respirare aria di casa e accelerare ancor di più i tempi di guarigione in un clima più caldo e quindi anche più favorevole.

Una decina di giorni e sarà tornato, ancora più in forma. Ma se qualcuno avesse avuto dubbi sulle sue condizioni fisiche, ieri li ha fugati. Il pocho ha ripreso a correre con naturalezza, ha effettuato in palestra tutti gli esercizi prescritti. Sta molto meglio e soprattutto ha voglia di continuare a dare un contributo al suo Napoli. Che viaggia a ritmi sorprendenti, che ha ora l’obiettivo di non spostarsi dai piani alti della classifica. E’ sereno, il pocho.

Sorride con i compagni, è affettuoso. Una tranquillità conquistata con il tempo, dopo aver risolto ogni dissapore con il presidente De Laurentiis, aver ritrovato quindi uno spirito di squadra e soprattutto di vera appartenenza alla maglia azzurra. E’ cresciuto, probabilmente. Ha trovato nella famiglia - tornata a vivere con lui a Napoli - la vera dimensione di atleta-professionista. Difficile che lo si veda più in giro, rarissimo un pettegolezzo sul suo conto. Mai saltata una seduta di allenamento: vita sana e di grande sacrificio.

De Laurentiis gli aveva chiesto di essere un vero atleta, di comportarsi come tale. E lui, ma non certo per puro spirito di obbedienza, sta dimostrando di esserlo. Perchè ci ha creduto e la sfida di un ragazzo nato calcisticamente per strada è quasi già vinta. Ha allungato e adeguato il contratto che lo lega al Napoli, la rinuncia all’articolo 17 - clausola rescissoria - è stato un gesto di attaccamento vero alla società e alla squadra. Ha chiesto lui al presidente il permesso di andare in Argentina, lo ha ottenuto e in serata sarà già lì. Lavezzi vuole l’Inter, nel giorno di San Valentino. Un regalo d’amore che non è non da libro cuore. Sogna l’eurogol davanti ai sessantamila del San Paolo (intanto, già ventimila hanno già acquistato il biglietto per il Genoa). Anche Maradona è lì che aspetta.


C. Mezzogiorno Condividi

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