venerdì 1 ottobre 2010

Steaua Bucarest-Napoli 3-3

Tre a tre! Treattrè! 3-3! A lettere, a numeri, ad esclamazioni, in forma contratta, a caratteri cubitali. In italiano, in napoletano, in rumeno, in tutte le lingua del mondo. Napoli incredibile, immortale, strabiliante, sensazionale, struggente. Se non rimontiamo non ci divertiamo. Stavolta la "remuntada" comicia da lontano, dalla fossa delle Marianne del Ghencea di Bucarest, da un 3-0 che sembra una lapide di marmo. Sarebbe morto anche il Santos di Pelè o il Real Madrid di Di Stefano. Ma questo è un Napoli "Thriller", si rialza dalla fossa e si siede sull'altare. Vitale, Hamsik e Cavani! L'ultimo olè del Matador quando in Romania è notte fonda ed a Napoli il cielo si illumina dell'aurora boreale. Che emozioni. Edinson energia si accende al minuto 52 dopo un recupero che i rumeni avevano pensato di protrarre fino all'inverosimile con qualche magheggio borderline. Ma l'urlo dei Guerrieri si alza forte come una scossa tellurica. Che partita. Prima Vitale a chiusura di primo tempo tiene fede alla sua tradizione di "goleador" europeo, Hamsik esplode un sinistro da campione purosangue ad un quarto d'ora dalla fine. Poi un assalto d'altri tempi. Il campo è in discesa, un camion a rimorchio di palle gol, l'incipio della fatalità e l'apoteosi della gioia. Cavani scarica sotto la traversa un pallone che vale un pareggio aureo! Tre a tre! Treattrè! Napoli immortale. Se non rimontiamo non ci divertiamo! L'urlo dei Guerrieri nel cielo d'Europa!


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