giovedì 18 novembre 2010

Lazio-Napoli 2-0

Stavolta a pranzo son polpette avvelenate. Il Napoli perde all'Olimpico nell'anticipo prandiale. Due a zero per la Lazio. Ci sta. Anche perchè l'Aquila sta volando sulla cima del campionato. L'orgoglio e l'onore degli uomini è anche nel saper applaudire ed apprezzare le altrui virtù. Ci sarà il ritorno e ci saranno ancora 26 giornate, ovvero 5 mesi di calcio, che soprattutto dalle nostre parti, sono una vita intera. Il Napoli è lì. Anzi, magari finisse oggi il campionato, saremmo nel sogno impronunciabile a tavola coi i campioni del Continente. Il pasto amaro di Roma non cancella la notte infinita di Cagliari e di una immensa luce azzurra. Conti alla mano, sbrigativi ed incisivi, tre punti sono meglio di due ed è meglio vincerne una e perdere l'altra anzichè pareggiarne due, soprattutto in quattro giorni. Il Napoli viene da un tour de force asfittico, tra Europa e campionato e se oggi fosse andata dentro l'ennesima perla di Lavezzi adesso staremmo tre metri sopra il cielo. La sorte sbatte sulla traversa e pazienza. Va bene così. Onore alla Lazio ed onore al Napoli. Si ricomincia da domenica col Bologna al San Paolo. Alziamo la voce, i Guerrieri siamo noi...


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