«È difficile sostenere il ruolo di erede del grande Diego, soprattutto per un argentino, anche se è già un campione come Lavezzi»: la Federazione mondiale del calcio s’è accorta della «pochomania» che è scoppiata a Napoli e ha dedicato al giocatore azzurro un lungo approfondimento sul suo sito ufficiale (www.fifa.com).
Tante (belle) fotografie, e un reportage sull’esperienza napoletana del pocho, e sulle aspettative del giocatore alla sua prima stagione lontano da casa. Un pizzico di poesia, che non guasta, sull’entusiasmo della città nei confronti del calcio, poi il solito refrain ripetuto con insistenza da Lavezzi: «Non paragonatemi a Diego, lui è inarrivabile».
Però, scrive il magazine online della Fifa, la Napoli del calcio si è rivitalizzata e ha riscoperto le emozioni di un tempo, proprio grazie a Lavezzi. «Il vecchio stadio San Paolo sta vivendo una nuova giovinezza - è l’inizio dell’articolo - e riscopre emozioni che non provava da troppo tempo.
La causa di tutto questo è un ragazzo di 23 anni, non molto alto, con un destro eccezionale e una agilità incredibile: il suo nome è Ezequiel Lavezzi». Portato in vetrina anche dalla Federcalcio Mondiale, Lavezzi si sta godendo il momento magico, si è divertito a leggere il paragone della Fifa tra lui e Maradona («È alto nove centimetri più di Diego ma ha il baricentro abbastanza basso da riuscire a fare finte che spiazzano gli avversari»), e ha accettato con piacere di fare il divo per la tv Fox Sports sudamericana che, da ieri, è a Castelvolturno per uno speciale sugli argentini del Napoli.
È rimasto per un po’ a chiacchierare, facendo il giocoliere con la palla, sotto gli occhi delle telecamere. Nei prossimi giorni rilascerà anche una intervista esclusiva al giornalista di Fox, Sergio Rek: spera che un po’ di passerella gli apra definitivamente le porte della nazionale. Anche se il sito della Fifa non ha dubbi: «Così come Lionel Messi, anche Lavezzi sarà alle Olimpiadi. Condividi
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