sabato 15 agosto 2009

Quagliarella-Lavezzi, e' caccia al gol

E ora tocca a loro. A Quagliarella e al Pocho, la nuova coppia gol di questo Napoli che s'è dato una bella mossa sul mercato. Perché se è vero che il rinnovamento è cominciato in porta ed è finito (ma è finito davvero?) là davanti, è vero pure che è proprio attorno a questa nuova prima linea che si concentrano l'interesse e le speranze azzurre alla vigilia della coppa e del campionato.

Tredici gol per l'ex bianconero e sette per Lavezzi: queste le cifre (coppe escluse) dello scorso campionato. Venti in tutto. Non pochi ma neppure quant'occorre per trasformare due eccellenti attaccanti in una coppia vincente per la squadra. Ovvero: don Fabio e don Pocho dovranno migliorarsi, superarsi, capirsi, integrasi, aiutarsi - e ovviamente essere anche serviti come calcio comanda - per portare il Napoli in Europa.

Il passato, anche quello più recente, insegna infatti che chi c'è arrivato quasi mai ha contato alla fine meno di 60 gol. Gol cercansi, dunque, in questo Napoli pensato con due esterni per i cross e destinato invece a giocare palla a terra, magari pure in verticale perché sia Quagliarella che Lavezzi sono attaccanti di movimento e di profondità e non bomber d'area di rigore.

Misteri del pallone. Misteri che a cominciare da domani sera dovranno cominciare a trovare soluzione. Importanza della partita a parte, infatti, per l'attacco azzurro il match con la Salernitana sarà anche una sorta di prova generale a sette giorni dall'esordio in campionato. Perché sino ad oggi hanno avuto poche occasioni, Lavezzi e Quagliarella, di giocare fianco a fianco, di cercarsi e di far danni agli avversari: 156 minuti, tutto qui, neppure due partite intere.

E il bilancio è di tre amichevoli gol: due rifilati da Lavezzi al Sollenau, in Austria, e uno londinese e più «pesante» fatto da Quagliarella a quelli del West Ham. Ma se è vero che la nuova coppia azzurra s'esalta soprattutto fuori casa, beh, questo è ancora tutto da vedere. E anche da smentire, visto che Quagliarella un gol al San Paolo e con la maglia azzurra addosso, magari uno dei suoi, uno di quelli che fanno spettacolo ed esaltano la gente, lo sogna da quand'era un ragazzino.

«Io e Lavezzi? Ci intendiamo bene, ma giochiamo assieme da non più di un mese. Certe intese, certi movimenti vanno perfezionati», dice Quagliarella. Il Pocho, invece, tiene la bocca chiusa. Dopo l'estate di conflitto con il club vuole affidare al campo ogni risposta. Intanto fa a se stesso una promessa: sfondare il muro della doppia cifra. Cosa che in Italia o in Argentina non gli è riuscita ancora.


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