Questo è un Napoli infinito. Ci crede fino alla fine, vince  meritatamente contro il Palermo con un acuto di Maggio al quinto minuto  di recupero e torna al terzo posto in classifica acciuffando di nuovo la  Juve di Quagliarella. Può fare festa Mazzarri, la squadra ha il suo  carattere e in campo si vede. Può solo recriminare invece Delio Rossi,  che fino a pochissimi istanti dal fischio finale stava pregustando il  quinto posto solitario.
SUBITO NAPOLI - È un Napoli desideroso di riscatto dopo la  sconfitta di Udine e si vede subito nella solita splendida cornice di  pubblico del San Paolo. Mazzarri preferisce Aronica a Campagnaro in  difesa, affida a Pazienza il compito di seguire Pastore e si affida  davanti ad Hamsik, Cavani e Lavezzi. È Maggio a regalare lo sprint  iniziale agli azzurri, affonda con continuità a destra, ha una marcia in  più rispetto a Bovo e Balzaretti, anche se non riesce a capitalizzare  le due ottime occazioni che gli capitano.
SOFFRE IL PALERMO - Soffre molto il Palermo, forse condizionato  dalle scelte di Rossi che cambia modulo optando per un assetto simile a  quello di Mazzarri (3-4-1-2), con Goian, Munoz e Bovo dietro e un  centrocampo abbottonato con Cassani e Balzaretti esterni. Lavezzi,  Cavani e Hamsik sono difficili da contenere, perché spaziano su tutto il  fronte d'attacco senza dare punti di riferimento. Il Matador sfiora il  vantaggio di testa, il Pocho con un destro da fuori. Per vedere una  conclusione rosanero bisogna aspettare la mezzora, quando Miccoli trova  la potenza ma non la precisione mentre restano in ombra Pastore e  soprattutto Ilicic.
CAVANI DA APPLAUSI - Cavani con un destro al volo mette subito  paura al Palermo a inizio secondo tempo. Ci crede il Napoli e continua a  premere, Dossena a sinistra va come un treno, Lavezzi resta in campo  nonostante un colpo alla caviglia e costringe al miracolo Sirigu con una  deviazione da poco più di un metro. Cavani è scatenato, raccoglie il  boato del San Paolo per paio di grandi chiusure difensive, ci prova una  paio di volte senza fortuna dal limite e viene fermato per un fuorigioco  inesistente da Copelli quando era tutto solo davanti al portiere del  Palermo.
MAGGIO FA IMPAZZIRE IL SAN PAOLO - Delio Rossi prova a scuotere  il Palermo con Maccarone al posto di Miccoli, Mazzarri deve rinunciare a  Lavezzi negli ultimi venti minuti e gioca la carte Dumitru, Yebda e  Vitale (fuori anche Pazienza e Dossena). Le squadre si allungano e nel  finale e le occasioni capitano da una parte e dall'altra: Maggio non  trova lo spiraglio giusto da due passi, Yebda trova un attento Sirigu,  Grava compie un autentico miracolo anticipando di un soffio Maccarone.  Ma è all'ultimo istante di partita, a 7 secondi dal termine, che arriva  il gol partita, nato sull'asse Hamsik-Cavani e finalizzato in spaccata  da Maggio. Una beffa per il Palermo, un'apoteosi per il Napoli.
corriere dello sport
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lunedì 6 dicembre 2010
Napoli-Palermo 1-0
alle 23:14
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