Questa storia non riguarda il Pocho bensì un altro giocatore, ma è mi è piaciuta un casino e ho deciso di raccontarvela.
Sappiamo tutti che i giocatori di calcio professionisti guadagnano molti soldi, anche senza bisogno di vincere ai giochi da casino. Alcuni di loro ne approfittano per «sistemare» le loro famiglie allargate e il loro clan; altri usano questi guadagni per fare opere di bene; di altri ancora non si sa e forse è meglio così. Uno in particolare, di cui non dico il nome ma lo so per certo, ha deciso di donare il premio che ha ricevuto dalla federazione per la sua partecipazione ai mondiali del 2010 al club in cui ha cominciato la sua carriera.
Nel calcio, come in tutti gli ambienti, esistono persone riconoscenti. Lui ha deciso di restituire tanti anni dopo il bene che il club gli fece tanti anni prima. Tutto il lavoro svolto dagli allenatori del vivaio, dai managers e dalla dirigenza del club non è finito su un terrano ingrato. Una piccolissima società calcistica di provincia ha ricevuto così oltre 100.000 euro (sì, lo so, somme che noialtri comuni mortali non vediamo nemmeno con il binocolo), che userà per la riabilitazione del terreno di gioco e per la costruzione di una tribuna.
Per questo piccolo club, vedersi piovere dal cielo una somma come questa equivale a vincere al casino online. Queste piccole realtà provinciali sono ben lontane dal conoscere i fasti del football milionario. E fa veramente piacere scoprire che anche giocatori professionisti e «arrivati» non dimenticano le loro umili origini né chi li ha spinti verso il successo.
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